Nel centro storico di Roccasecca c’è un vicolo e una piazza che portano il nome di Raffaele Giovinazzi e Benedetto Patamia, nomi che fino a qualche anno fa erano avvolti nella fitta nebbia del mistero. Nessuno riusciva a ricollegare ai due gli eventi che avevano portato la municipalità roccaseccana a degnarli di cotanta attenzione.
Questo libro è finalmente riuscito nell’impresa: adesso sappiamo, infatti, che Raffaele Giovinazzi e Benedetto Patamia furono due giovani carbonari, iscritti alla “setta eversiva” della “Nuova Riforma di Francia”, che pagarono a caro prezzo il disegno, peraltro appena abbozzato, di sovvertire l’ordine costituito, instaurando un sistema di governo repubblicano al posto della monarchia assoluta. Il 25 novembre del 1823, in un freddo martedì, nel largo del Mercato di Santa Maria di Capua, Raffaele Giovinazzi e Benedetto Patamia, assieme al rocchigiano Antonio Ferraioli, venivano giustiziati “col laccio sulle forche”, andando incontro ad un tragico destino.
E così un’altra pagina oscura, anche se drammatica, della storia di Roccasecca è stata finalmente portata alla luce.