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Una ballata popolare per il terremoto del 1915

| Storia contemporanea
di Fernando Riccardi Il 13 gennaio del 1915, poche ore prima delle 8.00, una serie di violente scosse telluriche che raggiunsero anche il decimo grado della scala Mercalli, sconvolse una vasta zona dell’Italia centrale con conseguenze catastrofiche sulla Marsica, sull’Aquilano e sulla Valle del Liri. Ingenti i danni materiali e numerosissi­me, quasi 30.000, le vittime. Città come Sora e Avez...

Il libreria il mio nuovo lavoro

Il commendatore Emanuele Notarbartolo, già sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, viene ucciso sul treno da due misteriosi sicari mentre rientra a casa da una tenuta di campagna con ventisette coltellate: è il primo febbraio del 1893.
L’efferato omicidio, consumato ai danni di una persona così in vista, suscita enorme scalpore non solo in Sicilia ma in tutta Italia, già alle prese con il grosso scandalo della Banca Romana.
Per lunghi anni, però, le indagini brancolano nel buio tra depistaggi, “deviazioni e traslochi”, connivenze e atteggiamenti omertosi, che coinvolgono anche le forze dell’ordine e la magistratura. Il primo processo si tiene a Milano nel 1899, a sei anni dal delitto. Ne seguono poi altri due a Bologna e a Firenze.
Alla fine, dopo ben undici anni, gli imputati, tra i quali c’è anche un parlamentare del Regno d’Italia, l’onorevole Raffaele Palizzolo, accusato di essere il mandante dell’orrendo crimine, sono tutti assolti per insufficienza di prove, il verdetto tipico dei delitti di mafia. “Assassinio sull’omnibus 3”, il libro scritto dai giornalisti Fernando Riccardi e Ornella Massaro (Arte Stampa Editore 2022), ricostruisce proprio questa intricata vicenda, il primo delitto di mafia dell’Italia unita, che presenta sorprendenti analogie con i giorni nostri.

Apertura delle scuole, un disastro annunciato

La Bacheca
novità e recensioni librarie

La Legge Pica

29 Agosto 2020

Inorch Scorangef, da ricerche effettuate da Gaetano Marabello che ha dato alle stampe un interessante saggio dal titolo “La Legge Pica (1863-1865). I crimini di guerra dell’Italia Unita nel Sud. La testimonianza di Inorch Scorangef” (Controcorrente, Napoli 2014, pp. 200, euro 10,00) è l’anagramma di Francesco Ronchi (sia pure con una c al posto della g), uno pseudonimo quindi.

Il cimitero di Praga

28 Agosto 2020

La scomparsa di Umberto Eco ha indotto molti a riscoprire i suoi libri. Tra i tantissimi degni di menzione mi piace ricordare “Il cimitero di Praga”, edito da Bompiani nel 2010, un romanzo storico dalla trama avvincente.

A questo inquietante interrogativo cerca di rispondere il bel libro curato da Lorenzo Terzi che propone la ristampa anastatica di un opuscolo datato 1863 del molisano Teodoro Salzillo dal titolo “Roma e le menzogne parlamentari nelle Camere de’ Comuni di Londra e Torino” (Thesaurus Edizioni, Napoli 2016, pp. XXXI - 141, euro 15,00).

La grande mattanza

28 Agosto 2020

Chi furono i briganti? Criminali comuni, assassini, ladri, disperati. E ancora: nobili decaduti, artigiani, contadini, giovani ribelli che non accettano il giogo attorno al collo, sia quando viene da un aristocratico del luogo sia quando arriva da un invasore straniero.

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